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MezziRigatoni e Cavolfiori della Manu |
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MEZZIRIGATONI E CAVOLFIORI
della Manu
110g rigatoni a persona
100g cavolfiori crudi a persona
Olive nere denocciolate q.b.
Parmigiano Grattugiato q.b.
Olio
Sale
Pepe
Lessare i cavolfiori in acqua salata. A cottura ultimata saltarli in padella con olio, sale ed infine parmigiano. Unire la pasta e servire caldo con una spolverata di pepe nero macinato al momento.

Il cavolo (Brassica oleracea) era noto già nell'antichità. Per i greci era sacro, mentre i romani lo utilizzavano per curare le più svariate malattie: ad esempio lo mangiavano crudo, prima dei banchetti, per aiutare l'organismo ad assorbire meglio l'alcool e con le foglie pestate medicavano ulcerazioni e ferite. Catone il Vecchio, vissuto nel III e II secolo a.C., lo considerava una panacea. Plinio il Vecchio, nel I secolo dell'era cristiana, lo definiva la pianta miracolosa che aveva permesso ai Romani di fare a meno dei medici per sei secoli. La diffusione del cavolo sulle mense non venne meno con il passare del tempo, anche se per un certo periodo fu considerato il cibo per i giorni di magro. Nel '500 veniva usato come lassativo: il suo succo unito al miele era ritenuto ideale per la cura della raucedine e della tosse. Presso le popolazioni marinare, il cavolo (assieme alla cipolla) era l'alimento tipico degli equipaggi delle navi, utilizzato per compensare le diete necessariamente povere durante i viaggi per mare. Nel 1630 il brodo di cavolo era raccomandato in tutte le affezioni polmonari.
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